Scrivo. Pubblico dal 2009, ma... Scrivo da quando da bambina seminavo per casa dei biglietti per mia madre, per porle domande che mi imbarazzava farle di persona. Scrivo da quando mettevo altri biglietti per lei con disegni o cose del genere, per dirle che le volevo bene. Perchè non sono mai riuscita a dirglielo a voce. Gliel'ho detto solo una volta. Ricordo giorno, mese anno, l'ora, il luogo in cui gliel'ho detto. Era il 6 febbraio 2011, verso le due di pomeriggio. Ho scritto nella mia mente, quando da piccola mi obbligavo a fermare la mia mano su quella penna, su quel foglio, perchè io, non ero in grado di scrivere. Se anche avessi scritto, chi avrebbe letto le mie schifezze? Ho continuato a scrivere con quella penna su quel maledetto foglio, fregandomene del pensiero altrui, fregandomene se non ero in grado. Scrivo, ora, su questo computer, batto le mie dita sulla testiera, scrivendo storie che non verranno ricordate da nessuno, se non da me, perchè sono mie, perchè. Sono. Me.
Ascolto. Ascolto musica fino ad assordarmi, ma no me ne frega niente. La musica non mi fa pensare. Pensare a me, a questa realtà in cui sono obbligata a vivere, ma che non mi piace. E non riesco a cambiarla.


sabato 28 luglio 2012

OLD...: Spoiler cap 12


Buon pomeriggio, donne!
Rieccomi qui a postare lo spoiler del dodicesimo capitolo della fanfiction...

«Certo, certo. Un ultima cosa, però. Tu,» abbaiò verso di me, «come hai fatto a non accorgerti mai di niente?!».
Volsi piano la testa verso di lui, guardandolo ma senza vederlo veramente.
«Mark, non ti permettere di rivolgerti in questa maniera a mia figlia. Lei non ha sicuramente colpe. Potrei chiedere alla stessa maniera come avete potuto non notare che vostra figlia frequentava un uomo, oltretutto seducendolo sotto il vostro stesso tetto» ribatté papà.

Credo si capisca che quel Mark è il signor Sawyer, il padre di Elizabeth.
A giovedì!

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