Scrivo. Pubblico dal 2009, ma... Scrivo da quando da bambina seminavo per casa dei biglietti per mia madre, per porle domande che mi imbarazzava farle di persona. Scrivo da quando mettevo altri biglietti per lei con disegni o cose del genere, per dirle che le volevo bene. Perchè non sono mai riuscita a dirglielo a voce. Gliel'ho detto solo una volta. Ricordo giorno, mese anno, l'ora, il luogo in cui gliel'ho detto. Era il 6 febbraio 2011, verso le due di pomeriggio. Ho scritto nella mia mente, quando da piccola mi obbligavo a fermare la mia mano su quella penna, su quel foglio, perchè io, non ero in grado di scrivere. Se anche avessi scritto, chi avrebbe letto le mie schifezze? Ho continuato a scrivere con quella penna su quel maledetto foglio, fregandomene del pensiero altrui, fregandomene se non ero in grado. Scrivo, ora, su questo computer, batto le mie dita sulla testiera, scrivendo storie che non verranno ricordate da nessuno, se non da me, perchè sono mie, perchè. Sono. Me.
Ascolto. Ascolto musica fino ad assordarmi, ma no me ne frega niente. La musica non mi fa pensare. Pensare a me, a questa realtà in cui sono obbligata a vivere, ma che non mi piace. E non riesco a cambiarla.


domenica 16 settembre 2012

OLD - Spoiler capitolo 18


Un giorno di ritardo, perdonnez-moi!
Mia zia dalla Lombardia è venuta a trovarci per un week-end e solo adesso è uscita con mia madre lasciandomi il tempo di fare quel che più mi va!
Spoiler veloce, veloce di un capitolo che non prevedo avrà grandi colpi di scena.
Ce ne sono stati già troppi nei due precedenti!

La sua espressione stupita e sconvolta fu quasi un colpo al cuore. «Ale-Alexander?»
«Buon pomeriggio, mamma.» mormorai.
«Cosa... Oddio, vieni dentro, intanto!» esclamo scostandosi e gesticolando agitata.
Varcai l'uscio, stranamente imbarazzato.
Era mia madre, ero nella casa in cui ero nato e cresciuto, avevo ricordi legati ad ogni oggetto presente ma mi sentivo quasi un estraneo.

Ci "vediamo" giovedì,
un bacio!

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