Scrivo. Pubblico dal 2009, ma... Scrivo da quando da bambina seminavo per casa dei biglietti per mia madre, per porle domande che mi imbarazzava farle di persona. Scrivo da quando mettevo altri biglietti per lei con disegni o cose del genere, per dirle che le volevo bene. Perchè non sono mai riuscita a dirglielo a voce. Gliel'ho detto solo una volta. Ricordo giorno, mese anno, l'ora, il luogo in cui gliel'ho detto. Era il 6 febbraio 2011, verso le due di pomeriggio. Ho scritto nella mia mente, quando da piccola mi obbligavo a fermare la mia mano su quella penna, su quel foglio, perchè io, non ero in grado di scrivere. Se anche avessi scritto, chi avrebbe letto le mie schifezze? Ho continuato a scrivere con quella penna su quel maledetto foglio, fregandomene del pensiero altrui, fregandomene se non ero in grado. Scrivo, ora, su questo computer, batto le mie dita sulla testiera, scrivendo storie che non verranno ricordate da nessuno, se non da me, perchè sono mie, perchè. Sono. Me.
Ascolto. Ascolto musica fino ad assordarmi, ma no me ne frega niente. La musica non mi fa pensare. Pensare a me, a questa realtà in cui sono obbligata a vivere, ma che non mi piace. E non riesco a cambiarla.


mercoledì 20 aprile 2011

Capitolo 30, Losing faith makes a crime

-Bella, Charlie e Sue tornano per cena?- Mi chiede Esme, una volta arrivati davanti a casa Cullen.

-Uhm, no.. - Rispondo.
-Che dici di venire da noi, allora?- domanda, sorridendomi.
-Oh, non vorrei disturbare, Esme, siamo in tre e...- Mormoro.
-Ma che dici?! Dai, vieni!- Mi implora.
-Ehm... Va bene, allora veniamo!- Acconsento.
-Bene, bene.. Ti aspetto per le 19.30, ok?- Conclude abbracciandomi dolcemente.
-Ok! A più tardi, allora..- Saluto tutti, sistemandomi Allie tra le braccia.
-Ma... Aspetta.. Ed, perchè non la aiuti con Allison.. Povera, tra la borsa, la bimba e Joe!- Aggiunge.

Ecco qui, spoilerone per il trentesimo capitolo!
Sarà un pò di passaggio, ma spero vi piacerà lo stesso! A sabato, ragazze!

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